Sapevate che, nel linguaggio comune, la parola CERVELLO viene utilizzata impropriamente per definire l’encefalo, una struttura complessa che assieme al midollo spinale va a costituire il sistema nervoso centrale (SNC)?
Con questo articolo proveremo a fare un po’ di chiarezza rispondendo alle domande più comuni sull’organo più misterioso del nostro corpo: il cervello!
Cosa è il cervello?
Il cervello è un organo del sistema nervoso centrale, racchiuso nella scatola cranica e costituisce la porzione più estesa e specializzata dell’encefalo.
Come è fatto il cervello?
Il cervello si compone di due strutture pressoché simmetriche chiamate emisferi cerebrali, uno destro e uno sinistro, divisi da una fessura longitudinale e connessi in profondità da fasci di fibre nervose che prendono il nome di corpo calloso.
In ciascun emisfero è presente una parte più superficiale, chiamata corteccia cerebrale e una più profonda denominata componente sottocorticale. La prima è costituita da sostanza grigia, cioè da neuroni senza mielina (sostanza che permette la trasmissione degli impulsi nervosi) e la seconda da sostanza bianca, quindi neuroni mielinizzati. La corteccia cerebrale esternamente presenta delle pliche che formano delle circonvoluzioni, tra queste sono presenti dei solchi più profondi che permettono la suddivisione della corteccia in lobi: lobo frontale, lobo temporale, lobo parietale e lobo occipitale.
Dove si trova il cervello? Confini e rapporti
All’interno della scatola cranica il cervello è posto superiormente al tronco encefalico, al diencefalo e al cervelletto.
Tutte le strutture fin qui nominate sono avvolte da tre membrane sottili chiamate meningi e sono immerse in un liquido chiamato liquor cefalorachidiano che ha la funzione di proteggere e sostenere la sostanza cerebrale.
Come funziona il cervello?
Ciò che rende affascinante e misterioso questo organo non è solo la sua struttura anatomica ma anche la sua complessa organizzazione.
Il cervello è considerato la sede dei processi cognitivi che ci permettono di agire, di parlare, di percepire, di ricordare e molto altro ancora.
Per capire come è possibile tutto questo è importante sapere che, nei lobi della corteccia si possono individuare delle zone (gruppi di neuroni) dette aree corticali, in base alla sede in cui si trovano e alla principale funzione che svolgono. Tra queste aree si crea una fitta rete di connessioni che dà origine a tutti i processi cognitivi come la percezione, la memoria, la rappresentazione, l’attenzione, il linguaggio che ci permettono di agire con il nostro corpo nell’ambiente. Per comprendere meglio come il cervello ci permette di agire nella quotidianità proviamo a fare un esempio concreto: quando versiamo l’acqua in un bicchiere per bere, grazie ai recettori dei nostri polpastrelli possiamo sentire il peso della bottiglia che pian piano diminuisce mentre versiamo, con gli occhi possiamo vedere quanto abbiamo riempito il bicchiere, queste informazioni (tattili e visive) arrivano al nostro cervello che le elabora e le integra per permetterci di regolare l’azione del braccio e riuscire a versare l’acqua nel bicchiere.
Un altro aspetto particolare e da non tralasciare è che le fibre nervose, nel loro lungo viaggio dalla corteccia cerebrale ai muscoli o ai recettori sensitivi e viceversa, si incrociano. Questo vuol dire che l’emisfero sinistro controlla la parte destra del corpo, mentre l’emisfero destro controlla la parte sinistra.
Autore
Marina Spagnuolo
La Dott.ssa Marina Spagnuolo è Dottoressa in Fisioterapia all’Università degli Studi di Bari. Riabilitatrice Neurocognitiva Esperta presso la Scuola Internazionale di Riabilitazione Neurocognitiva del Centro Studi di Riabilitazione Neurocognitiva (VI). Specializzata nella riabilitazione neurocognitiva della persona con ictus, con sclerosi multipla, con lesione cerebellare, con lesioni periferiche del nervo faciale, con aprassia, con eminegligenza, con lesione midollare, con sindrome dolorosa. Attualmente lavora come riabilitatrice neurocognitiva presso NeuroRiab - Centro specialistico di riabilitazione post ictus e patologie neurologiche.