La paralisi del nervo facciale rientra tra le patologie neurologiche, e gli esercizi prescritti devono necessariamente considerare lo strettissimo legame tra i processi cognitivi e l’attivazione muscolare.
Il recupero viene concepito come un processo di apprendimento dove la persona viene messa nella condizione di rimparare a muovere il viso, attraverso il recupero della percezione, attenzione, consapevolezza (e altri processi cognitivi) dei distretti del volto coinvolti dalla patologia.
Vengono proposti esercizi di Riabilitazione Neurocognitiva (o metodo Perfetti) per il recupero dell’azione di chiudere l’occhio, corrugare la fronte, alzare le sopracciglia, sorridere, gonfiare le guance, bere senza perdere liquidi dalle labbra e tante altre azioni.
Questi esercizi prevedono l’utilizzo di strumenti specifici applicati generalmente su entrambi i lati del viso per permettere alla persona di ritrovare la sua simmetria, l’unitarietà e soprattutto la sua espressività.
Sono esclusi esercizi che possono causare dolore, l’utilizzo di elettromedicali o elettroterapie o pratiche che si discostino dal fisiologico meccanismo di apprendimento motorio.
Gli esercizi prevedono una gradualità sulla base dell’evoluzione della patologia e del recupero.